Tanti si stupiscono delle frasi d’amore che trovano nel mio blog che, in teoria, dovrebbe parlare solo di medicina. Si stupiscono perché non Continua a leggere
Archivio mensile:Maggio 2015
Non mi depilo da 8 anni: così mi sento molto più libera!
Fin da quando era una adolescente, Yasmin Gasimova ha deciso di dire basta a creme, rasoi e cerette. Oggi lei ha 19 anni, e di peli ne ha da vendere! La studentessa di Reading, Regno Unito, ha scelto 8 anni fa di non depilarsi più e da allora si sente realmente a suo agio.
“Questa è la realtà di essere una donna”, dichiara, mentre pubblica e mostra al mondo il suo corpo peloso. Yasmin ha ammesso che elimina giusto la peluria sul volto, ma solo quando “la barba” naturale può darle fastidio. Studente d’informatica e filosofia, attualmente al suo primo anno alla Liverpool University, ha scritto sul giornale studentesco che:
“Essere pelosa non fa paura. In una società in cui ci si aspetta che le donne si radino, non mi vergogno di ammettere che non lo faccio. Non c’è niente di sporco e impuro nei peli del corpo. Questo è la realtà del corpo di una donna, e non deve essere nascosta”.
Yasmin ha raccontato di essere stata vittima di atti di bullismo a scuola quando i baffetti hanno cominciato a crescere sul labbro superiore all’età di appena dieci anni. Ma l’unico modo per sentirsi felice nella propria pelle è stato quando ha smesso di combattere il proprio corpo. A causa della fitta peluria, infatti, la ragazza ricorda che almeno una volta a settimana doveva passare un’ora per la depilazione completa, e la ricrescita le causava numerosi fastidi ed irritazioni. Da quando ha smesso di depilarsi, Yasmin dice di sentirsi molto più libera – ma ammette che sistema ancora regolarmente le sopracciglia. La ragazza è così felice del suo look irsuto, che quando si rade deve essere per una buona ragione. Ha aggiunto: “Se mi depilo, ed è molto, molto raro, è per necessità assoluta”.
Leggi anche:
- Il pene finto in silicone per la donna che vuole urinare in piedi: prima di sorridere leggete il motivo per cui è stato inventato
- Il costume che riproduce un petto peloso maschile
- La donna con il seno più grande del mondo [VIDEO]
- Cosa piace alle donne? Le 12 caratteristiche FISICHE maschili che le fa impazzire
- Thigh-Gap, quell’ossessione delle teen ager per il varco tra le cosce impossibile da raggiungere
- Cinque incredibili fatti sui selfie che succedono anche a te
- Acqua e sapone o truccatissima? Ecco come cambia il comportamento delle persone a seconda del tuo make up
- Si lava i capelli senza shampoo per venti giorni: il risultato è…
- La donna che non ride da 40 anni: il motivo per cui lo fa è incredibile
- Dormire senza struccarsi invecchia la pelle di dieci anni
- Lizzie Velasquez “la donna più brutta del mondo”: apriamo la nostra mente
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn e su Pinterest, grazie!
Un giorno di pioggia per stare vicino a chi amate
Oggi qui a Roma piove ed il cielo è scuro, tuttavia vedere il lato positivo delle cose può trasformare una giornata grigia in una piena di colori! La pioggia. Quale scusa migliore per stare vicino a chi amate? Dimenticatevi casualmente a casa l’ombrello e rifugiatevi sotto quello di chi vi piace: passeggiata romantica assicurata!
Leggi anche:
- Amo la pioggia, le nuvole ed il vento…
- Perfino una brutta giornata di vento può essere bella
- Cambiare la prospettiva sulle cose può cambiarti la vita
- Come un filo d’erba nell’asfalto ed il cemento
- La prossima volta che ti cercano
- Torna indietro solo per prendere la rincorsa
- Ogni istante della nostra vita è una occasione per rivoluzionare tutto, completamente
- Insegnare bene significa…
- Resistere
- La natura è il posto più bello dove passare l’eternità
- Il segreto per vivere bene? Guardare sempre le cose da una diversa prospettiva
- Non è importante dove, ma con chi
- Una persona piena di difetti
- E se non fosse la torre di Pisa ad essere storta…
- Palloni ovali e caviglie slogate
- Essere diversi è una qualità!
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su Tumblr e su Pinterest, grazie!
Rosolia: come si trasmette, quali sono i sintomi e perché è pericolosa in gravidanza?
Oggi parliamo di una malattia infettiva, estremamente contagiosa, di origine virale. E’ una malattia che molti di noi hanno avuto da bambini e che non desta particolari problemi a meno che non sia contratta durante la gravidanza, specialmente nel primo trimestre. Sto parlando della rosolia.
Cos’è la rosolia?
La rosolia, come anche il morbillo e la varicella, è una malattia esantematica, cioè un tipo di malattia che causa appunto l’esantema (termine derivante dal greco εξανθέω che significa “sbocciare”) noto anche come rash (dal francese antico rasche, che significa “grattare”), che si manifesta come una eruzione cutanea di pustole, vescicole e bolle; molto spesso – però – la rosolia non si presenta con segni clinici evidenti e con una sintomatologia ben definita, per cui le infezioni possono passare del tutto inosservate; questo può essere particolarmente rischioso nel caso di un’infezione contratta durante la gravidanza. La rosolia è causata da un virus appartenente al genere Rubivirus, famiglia Togaviridae, che si localizza in vari organi e tessuti. Precedentemente alla introduzione dei vaccini antirosolia, almeno l’80% delle persone venivano infettate dal virus della rosolia prima dei 20 anni.
La rosolia è, come il morbillo, una malattia endemo-epidemica: essa è cioè sempre presente nelle collettività con picchi epidemici ogni 7 anni e più.
La rosolia, sia in forma clinicamente evidente che di infezione inapparente, lascia un’immunità (protezione nei confronti di successive infezioni) che dura per tutta la vita. Anche l’immunità indotta dal vaccino è di lunga durata.
Leggi anche: Vaccini: servono davvero? Tutte le verità scientifiche
Come si trasmette la rosolia?
La rosolia è una malattia molto contagiosa, anche se non raggiunge i livelli di diffusività del morbillo. Il virus della rosolia viene trasmesso per via aerea, attraverso le goccioline di saliva emesse con la tosse, gli starnuti o anche semplicemente parlando. Il virus della rosolia passa attraverso la placenta e, per questa via, infetta il prodotto del concepimento.
Per quanto tempo si è contagiosi?
Il periodo di contagiosità, in cui la malattia può essere trasmessa dalle persone infette (con o senza sintomi manifesti) a quelle suscettibili, va da una settimana prima a 4 giorni dopo la comparsa dell’esantema, che però a volte può mancare del tutto.
I bambini affetti da sindrome da rosolia congenita possono eliminare il virus e quindi, rimanere infettanti per molti mesi dopo la nascita.
Chi è a rischio?
Praticamente tutti, tranne i vaccinati o coloro che sono immuni per avere già contratto la malattia.
Nel caso delle donne in gravidanza, il rischio si estende, con conseguenze che possono essere drammatiche, al prodotto del concepimento (come vedremo in seguito).
Quanto dura l’incubazione?
Il periodo di incubazione può variare da un minimo di 12 ad un massimo di 23 giorni (solitamente però è di 16-18 giorni). Durante l’incubazione il soggetto è asintomatico (non ha sintomi della malattia) ma è comunque in grado di contagiare altre persone.
Leggi anche: Che significa incubazione? Cos’è il periodo di incubazione di virus e batteri?
Quali sono i sintomi della rosolia?
Dopo il periodo di incubazione si ha comparsa di febbre, mal di testa, dolori alle articolazioni, raffreddore e gonfiore dei linfonodi posti ai lati delle orecchie e dietro la nuca.
Sul viso e sul collo compaiono macchioline leggermente sollevate, di colore roseo o rosso pallido, molto meno fitte di quelle del morbillo e senza alcuna tendenza a confluire tra loro.
Tale eruzione cutanea, sotto forma di esantema, si estende successivamente al resto del corpo e scompare nel giro di due o tre giorni.
Un bagno o una doccia caldi rendono più evidente l’esantema, che non compare affatto in circa il 40% dei casi, mentre nel 20-25% dei casi compaiono soltanto la febbre e la tumefazione dei linfonodi. La rosolia, quindi, si manifesta in modo conclamato soltanto nel 50% circa dei casi. Ricapitolando:
- eruzione cutanea consistente in piccole macchie rosa che compaiono prima dietro le orecchie, poi sulla fronte e su tutto il corpo e durano 2-3 giorni;
- febbre lieve e mal di testa;
- leggeri gonfiori dei linfonodi alla base della nuca, sul retro del collo e dietro le orecchie;
- dolori articolari;
- diminuzione del numero di globuli bianchi nel sangue;
- occhi arrossati e lacrimosi.
Le complicanze
La rosolia è considerata una malattia ad evoluzione benigna, tuttavia complicazioni come artriti acute e artralgie sono frequenti, soprattutto nel caso di rosolia contratta in età adulta.
Complicazioni meno frequenti della rosolia sono la trombocitopenia (anche detta “piastrinopenia“, cioè la diminuzione del numero delle piastrine, elementi del sangue fondamentali per il processo della coagulazione) e l’encefalite, che si manifesta in circa un caso su 6.000. L’encefalite da rosolia può essere mortale. Le complicanze sono più gravi se ad essere colpito è un adulto.
Leggi anche: Piastrinopenia lieve e grave: valori, cura, farmaci, autoimmune, cosa fare
Quali sono le complicanze in gravidanza?
Se la rosolia viene contratta da una donna durante la gravidanza, tutti gli organi ed i tessuti fetali sono coinvolti e gli effetti sul prodotto del concepimento possono essere molto gravi: aborto spontaneo; morte intrauterina del feto; malformazioni e lesioni di tipo infiammatorio, principalmente a carico del sistema nervoso, dell’apparato cardiocircolatorio, degli organi di senso, con ritardato sviluppo fisico e psichico (Sindrome da rosolia congenita). Il rischio di avere gravi malformazioni nel feto quando la rosolia viene contratta in gravidanza è massimo nel primo trimestre (85% nelle prime 8 settimane, 52% dalla nona alla dodicesima settimana di gestazione), mentre le infezioni contratte dopo la ventesima settimana raramente provocano malformazioni congenite.
Le donne che intendano intraprendere una gravidanza, non vaccinate o non immuni in seguito alla malattia, dovrebbero sottoporsi, prima del concepimento, ad una ricerca degli anticorpi antirosolia ed eventualmente alla vaccinazione (il test è offerto gratuitamente secondo il Decreto ministeriale 10 settembre 1998 per la tutela della maternità).
Come si cura la rosolia?
Al momento non esiste una terapia specifica della rosolia, a parte l’uso di paracetamolo per abbassare la febbre. Il riposo a letto, insieme con una dieta leggera ma ricca di zuccheri e liquidi, costituiscono la base per il trattamento della rosolia. Per alleviare i sintomi dell’artrite il medico curante potrà prescrivere la terapia sintomatica più adatta. In caso di dolore possono essere usati FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei, come l’ibuprofene).
Leggi anche: Il paracetamolo (Tachipirina) è un antinfiammatorio non steroideo (FANS)?
Come funziona la vaccinazione?
L’arma migliore contro la malattia è la vaccinazione preventiva con il vaccino vivo attenuato, con un’efficacia > 95% e che garantisce immunità a vita. Non si tratta di una vaccinazione obbligatoria, ma altamente consigliata, e gratuita, sia per tutti i bambini che per le ragazze non immunizzate dopo la pubertà e per tutti gli operatori che svolgono mansioni a contatto con bambini e/o con donne in età riproduttiva. Per i nuovi nati, si consiglia una prima dose verso i 12-15 mesi di età, e un richiamo verso i 5-6 anni. Fino al 1999, in Italia veniva eseguita solo la vaccinazione sulle bambine in età pre-puberale, verso i 12-13 anni. Analogamente a quanto osservato in altre nazioni, questa strategia si è però rivelata insufficiente, in quanto l’elevata circolazione del virus in tutti i soggetti non vaccinati ha comportato una persistenza del rischio di infezione. La strategia attuale, in linea con quella attuata in altri paesi, è dunque quella di vaccinare tutti i bambini nel secondo anno di vita con il vaccino trivalente, contro morbillo, parotite e rosolia, di somministrarne una seconda dose entro i 5-6 anni di età. Contemporaneamente, è indispensabile vaccinare tutte le ragazze e le donne che non sono state vaccinate da bambine.
Come per tutti vaccini vivi attenuati, la vaccinazione non viene praticata negli individui con deficit immunitario o sotto terapia immunosoppressiva (corticoidi, antineoplastici, antirigetto), nelle donne gravide o che desiderano esserlo nel mese successivo (per sicurezza, anche se non si sono mai verificati problemi correlati). Il vaccino è invece consigliato alle persone infette da Hiv che non hanno sviluppato Aids.
Come comportarsi nel sospetto che una donna in gravidanza possa avere contratto la rosolia?
Nel caso che si sospetti che una donna in gravidanza possa avere contratto l’infezione, è opportuno eseguire immediatamente la ricerca degli anticorpi antirosolia su un campione di sangue conservando una parte del campione utilizzato per l‘esame, in modo da poterlo confrontare con campioni prelevati successivamente. La presenza di anticorpi della classe IgG nel campioni è segno di un’infezione avvenuta nel passato e, quindi, di immunità nei confronti di infezioni successive, mentre la presenza di anticorpi della classe IgM indica infezioni in atto. Se nel campione non si riscontrano anticorpi, è necessario ripetere l’esame a distanza di circa un mese. La positività nel secondo campione è segno di infezione recente o in atto; se anche il secondo campione risulta negativo, il test deve essere nuovamente ripetuto dopo 6 settimane dall’esposizione al contagio. La persistenza della negatività indica che l’infezione non è avvenuta.
Leggi anche:
- Vaccini anti meningite: quanti sono, quando farli, quali sono indispensabili, effetti collaterali
- Febbre dopo vaccino: come curarla e quanto dura?
- Il calendario delle vaccinazioni obbligatorie per i vostri figli
- Cos’è il vaccino esavalente? Quando, come e perché farlo?
- Differenza tra vaccino e profilassi con esempi
- Differenza tra vaccino Salk e Sabin
- Differenza tra vaccino ed immunoglobuline
- Differenza tra vaccino trivalente, quadrivalente ed esavalente
- Differenza tra profilassi e prevenzione
- Differenza tra profilassi diretta e indiretta con esempi
- Differenza tra immunizzazione attiva e passiva
- Differenza tra profilassi attiva e passiva con esempi
- Cos’è la poliomielite? Importanza del vaccino e controindicazioni
- Differenza tra virus e batteri: chi è più pericoloso? Diagnosi, sintomi e terapia
- Meningite batterica e virale: sintomi, profilassi, cura e vaccini
- Differenza tra allele dominante e recessivo
- Sistema immunitario, immunità innata e specifica: riassunto, schema e spiegazione
- Immunodeficienza primaria e secondaria: sintomi, cause e terapie
- Immunità innata (aspecifica): barriere, infiammazione e complemento
- Immunità innata (aspecifica): neutrofili, macrofagi e linfociti natural killer
- Immunità specifica (acquisita): linfociti, T killer, T helper, T γδ, B ed anticorpi
- Immunità specifica (acquisita): memoria passiva, attiva ed immunizzazione
- Immunità specifica (acquisita) umorale e cellulare
- Patologie del sistema immunitario: immunodeficienze, autoimmunità ed ipersensibilità
- Anticorpi: (immunoglobuline): tipi, caratteristiche e funzioni
- Differenza tra antigene, aptene allergene ed epitopo
- Aptene: cos’è e perché è importante per il sistema immunitario
- Antigene: cos’è e perché è importante per il sistema immunitario
- Differenza tra antigeni esogeni, endogeni, tumorali, nativi ed autoantigeni
- Epitopi sequenziali e conformazionali: cosa sono e come funzionano
- HIV: dopo quanto si manifestano i sintomi? I 4 stadi dell’infezione
- Differenza tra HIV e AIDS: sono uguali?
- Si muore di AIDS? Qual è l’aspettativa di vita?
- HIV: sintomi iniziali in donne e uomini
- Differenza tra malattia, sindrome e disturbo con esempi
- Differenza tra virus HIV1 e HIV2
- Sesso e AIDS: l’HIV si trasmette anche tramite il rapporto orale
- Il liquido pre-eiaculatorio può indurre gravidanza e trasmettere l’HIV?
- HIV e AIDS: come, dove e quando si eseguono i test per la diagnosi?
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su Tumblr e su Pinterest, grazie!
Orgasmo femminile: dieci consigli per raggiungerlo più facilmente
Vuoi migliorare la tua vita sessuale? Riparti dal tuo piacere. Diventare consapevole di ciò che vuoi è un allenamento quotidiano e ti aiuterà a conoscere meglio il tuo corpo. Ecco il decalogo per raggiungere un orgasmo da urlo.
1 RESPIRA – Credi che respirare sia importante solo durante yoga e meditazione? Sbagliato! Senti l’aria che entra dalle narici, arrivando fino alla pancia. La respirazione profonda combatte la tensione e aiuta il processo di rilassamento.
2 ELIMINA GLI OSTACOLI – Timidezza e vergogna costituiscono i primi nemici da combattere, perché ti fanno sentire inadeguata. No! Vai oltre il senso di imbarazzo e permetti a te stessa di vivere il tuo corpo in pienezza, con amore e gioia.
3 SII PRESENTE – Ti senti attraversata da tanti pensieri? Cacciali e sgombra la mente! Razionalizzare e avere la testa lontana può costituire un modo, a livello inconscio, per mettersi al riparo dalle emozioni intense. Concentrati sul qui e ora.
4 PREPARATI – Prendersi cura di sé aiuta a sentirsi più sicure e belle. Sì ad una depilazione attenta, unghie in ordine e un corpo allenato. Ricordati poi che fare tanto sport e stretching aiuta la performance sessuale e mantiene giovani i tessuti.
5 PRIMA… DA SOLA – Secondo le ricerche l’autoerotismo ha numerosi effetti benefici, primo fra tutti sull’orgasmo, perché aiuta a conoscere meglio le reazioni del corpo, esplorando il piacere più istintivo e segreto.
6 STUZZICA LA MALIZIA – Il completino sexy? Non è risolutivo, ma contribuisce a dare risalto alle forme e accende il desiderio. Sperimenta gli abiti e il look capaci di farti sentire sicura di te, seduttiva e desiderata. Sarà un successo per l’autostima.
7 FASCINO DELLA NOTTE – Chiedi al partner di usare un foulard per bendarti. Lasciarsi andare può essere più facile al buio: presta ascolto alle tue sensazioni e concentrati sulle emozioni profonde che stai provando.
8 GIOCHI EROTICI – Sex toys e lubrificanti aiutano il piacere, sono divertenti e… creano complicità all’interno della coppia. Sperimenta insieme al partner le varianti che vi piacciono di più: sarà un modo per vivere l’amore in maniera nuova grazie a un aspetto ludico.
9 ESERCIZI INTIMI – Hai mai provato le palline vaginali? Di peso e forme differenti, costituiscono un modo per scoprire il tuo corpo e rafforzare il pavimento pelvico. Indossale per venti minuti circa, mezz’ora ogni giorno, meglio se in piedi o camminando.
10 MUOVI IL TUO CORPO – Segui le onde del piacere, spostati e muovi il corpo in modo da percepire sensazioni sempre più intense. Invece di preoccuparti del partner inizia a concentrarti sul tuo desiderio: l’effetto sarà travolgente… anche per lui.
Leggi anche:
- Masturbazione compulsiva femminile: come smettere di masturbarsi e di guardare porno online
- Masturbazione compulsiva femminile e dipendenza dal porno online: come capire se ne soffri?
- Masturbazione femminile: è normale masturbarsi più volte al giorno?
- Masturbazione compulsiva femminile: ecco perché è così facile che tu ne soffra
- Contrazioni vaginali durante l’orgasmo femminile [VIDEO] Attenzione: immagini sessualmente esplicite
- Clitoride: dove si trova e come stimolarlo per provare piacere
- Vagina troppo larga per rapporti sessuali soddisfacenti: quali le soluzioni?
- Come capire se una donna ha avuto davvero un orgasmo? Ecco i segnali del piacere femminile
- Non ho mai raggiunto l’orgasmo: è un problema? Quali soluzioni?
- Il sesso è davvero importante in una coppia?
- Amore senza sesso o sesso senza amore?
- L’orgasmo femminile è tutta questione di ritmo
- Lui ha il pene piccolo? I 6 trucchi per raggiungere lo stesso l’orgasmo
- Le 6 cose che gli uomini con il pene piccolo vogliono che la donna sappia
- Micropene: intervista a due uomini che hanno il pene piccolo
- Le donne rivelano le 16 piccole cose che rendono un uomo irresistibile
- Differenza tra orgasmo maschile e femminile
- L’orgasmo e le altre fasi del ciclo di risposta sessuale
- Come capire se un uomo sta provando o no piacere sessuale: ecco i segnali
- Orgasmo maschile e femminile: nuovo studio sulle differenze fisiologiche
- Qual è la lunghezza media del pene?
- Come raggiungere un orgasmo femminile lungo ed intenso
- Orgasmo femminile: una donna su 5 non lo ha mai provato in vita sua
- Dare un nome al proprio pene ed altre cose che fanno gli uomini di nascosto
- Come avere un orgasmo vaginale
- Orgasmo femminile: le posizioni migliori per raggiungerlo
- Sintomi di eccitazione sessuale femminile e maschile
- Cos’è il liquido emesso da una donna durante l’orgasmo?
- Dieci ragazze raccontano le loro tecniche di masturbazione
- Tecniche di masturbazione femminile: 5 errori da non fare
- “Se ti tocchi diventi cieco”: tutti i falsi miti sulla masturbazione
- Masturbazione maschile: 10 cose che le donne non sanno
- Maggio è il mese della masturbazione: tutto sull’orgasmo
- Masturbazione: ecco i 10 effetti sulla salute della donna
- Come bloccare sul nascere il desiderio di masturbarti in 10 passi
- Masturbazione maschile: suggerimenti per raggiungere orgasmi incredibili
- La masturbazione secondo la Bibbia è un peccato?
- USA: in arrivo la prima legge contro la masturbazione
- 13 ragioni per cui ogni donna dovrebbe masturbarsi regolarmente
- Come capire se soffro di masturbazione compulsiva?
- In aumento le donne che guardano video porno su internet, ecco le parole chiave che più cercano
- Masturbazione compulsiva e dipendenza da pornografia causano impotenza anche nei giovani: colpa dell’effetto Coolidge
- Micropene: quanto misura, complicazioni, c’è una cura?
- Erezione debole o assente da cause psicologiche: cura e rimedi
- Prostata ingrossata ed infiammata: ecco cosa fare per mantenerla in salute
- Perversioni sessuali: dagli insetti sulle parti intime fino ai pannolini sporchi e le mestruazioni
- Le dimensioni del pene contano o no? Le confessioni senza censura delle mie pazienti ed i loro consigli per avere un pene più bello
- I vantaggi del non masturbarsi: le rivelazioni di un ex masturbatore cronico
- La ragazza con due vagine che ha dovuto perdere la verginità due volte
- Eiaculazione retrograda: quando lo sperma non esce o è troppo poco
- Smegma: i rischi dell’accumulo di sporco sul pene
- Dipendenza dal porno online: ecco perché è così facile cadere nel vortice della masturbazione compulsiva che porta all’impotenza. I pensieri di un mio paziente masturbatore cronico
- La masturbazione compulsiva non è un vizio: è una tossicodipendenza
- Il punto G femminile: come trovarlo e stimolarlo e quali sono le posizioni sessuali che più lo eccitano
- La Sindrome da spogliatoio o Dismorfofobia peniena: quando il pene sembra deforme o più piccolo o più grande di quanto realmente sia. Diagnosi e cure
- Come fare per avere un’eiaculazione più abbondante e migliorare sapore, odore, colore e densità dello sperma?
- Gli uomini sono per natura poligami e sono attratti da donne giovani: le verità che nessuno ha il coraggio di ammettere
- Cosa accade e cosa si prova quando si frattura il pene?
- “Dottore, il mio pene si sta accorciando”: la Sindrome della retrazione genitale
- La masturbazione fa bene o fa male?
- Andrew Wardle: “Sono nato senza pene ma sono stato con oltre cento donne
- Quanto deve durare un rapporto sessuale prima che si parli di eiaculazione precoce?
- Esercizi di Kegel: allena il tuo muscolo pubococcigeo per aumentare la potenza sessuale e contrastare l’eiaculazione precoce
- Come smettere di masturbarsi e di guardare porno online
- Vagina: anatomia, funzioni e patologie in sintesi
- Differenza tra vagina e vulva
- Utero: anatomia, funzioni, patologie e sintomi in sintesi
- Apparato genitale femminile: anatomia, funzioni e patologie in sintesi
- La vagina è uguale in tutte le donne?
- Quanto è profonda una vagina?
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!
Come fare gli esercizi di Kegel: la ginnastica pelvica per migliorare il piacere sessuale femminile e aiutare il parto
Ci sono alcune parti del nostro corpo che pensiamo di conoscere molto bene, ma molto spesso non è così. Me ne accorgo quando una mia paziente rimane incinta (oppure quando mi parla della sua difficoltà a raggiungere il piacere durante l’atto sessuale) ed io le parlo di una cosa chiamata perineo: in poche sanno esattamente cosa sia.
Cos’è il perineo?
Il perineo è uno “spazio anatomico”, cioè una zona del nostro corpo. Tecnicamente questa zona risulta delimitata in alto dalla sinfisi pubica (l’articolazione tra le due ossa pubiche), in basso dal coccige (l’ultimo osso in basso della colonna vertebrale) e lateralmente dalle due tuberosità ischiatiche; per semplificare il perineo è lo spazio tra il pube ed il coccige, cioè quello che comprende i nostri genitali. Il perineo posteriore è attraversato dal retto e presenta le stesse disposizioni nei due sessi; invece il perineo anteriore differisce per il fatto che nel maschio ha una sola apertura destinata al passaggio dell’uretra, mentre nella femmina ha due aperture, una per l’uretra e l’altra per la vagina. La struttura del perineo è molto complessa; infatti esso risulta formato, oltre che dalla pelle e dal sottocutaneo, da tre piani muscoloaponeurotici (superficiale, medio e profondo), ciascuno dei quali forma un diaframma più o meno completo.
Pavimento pelvico, gravidanza, incontinenza e piacere sessuale
All’interno della zona perineale sono presenti varie strutture muscolari e tendinee che compongono il pavimento pelvico, chiamato così proprio perché rappresenta la base del nostro corpo: così come il pavimento di casa vostra sostiene i vostri mobili, il pavimento pelvico sostiene le parti importanti del vostro corpo come vescica, uretra, ano, intestino e per quanto riguarda la donna anche l’utero. Da qui evidente l’importanza di mantenere allenata questa zona del corpo nel corso della gravidanza per far sì che sia pronta ed elastica al momento del parto, ma anche se non avete in programma di partorire nei prossimi mesi, vi regalo un motivo per allenarvi lo stesso: un pavimento pelvico allenato significa migliorare di molto la gestione delle proprie zone intime durante i rapporti sessuali, non è un caso che spesso esercizi per il perineo vengano consigliati anche agli uomini che accusano problemi di erezione o eiaculazione precoce. Conoscere e controllare questa misteriosa zona del corpo, significa provare – e regalare al proprio partner – un maggior piacere sessuale. Potrà sembravi eccessivo ma vi assicuro che è così: conosco coppie che sono letteralmente rifiorite dopo aver iniziato ad allenare il pavimento pelvico! Un altro buon motivo per allenare il vostro pavimento pelvico è quello di migliorare il controllo della minzione, per prevenire e curare incontinenza e perdite urinarie.
Cosa sono e come si fanno gli esercizi di Kegel?
Per allenare il vostro pavimento pelvico non serve iscriversi in palestra! L’ormai famoso dottor Arnold Kegel ha ideato dei semplicissimi esercizi che chiunque può fare in qualunque momento della giornata e in qualunque posizione per mantenere allenata questa zona del corpo. Si tratta semplicemente di contrarre il pavimento pelvico, ovvero stringere e trattenere i muscoli del perineo per circa 5-10 secondi (se si trova difficoltà si può iniziare trattenendo per un tempo minore) e poi rilasciare per altri 5-10 secondi, ripetendo l’esercizio a serie di 10 ripetizioni per 2/3 volte nel corso della giornata.
Come fare a capire quali sono i muscoli da contrarre?
Prima di iniziare l’allenamento vero e proprio, è importante individuare con esattezza i muscoli interessati. Per capire qual è il punto esatto da contrarre potete fare una semplice prova mentre urinate interrompendo per un attimo la minzione. Bloccando il flusso di urina avete messo in funzione proprio i muscoli del pavimento pelvico!
Esercizi di Kegel: le sei regole
Seguite sempre queste sei regole di base:
1) Continuate a respirare normalmente: spesso le prime volte i “meno esperti” tendono ad andare in apnea;
2) Fate gli esercizi di Kegel solo quando la vostra vescica è svuotata, in questo modo evitate un rischio maggiore di cistite;
3) Siate costanti, gli esercizi vanno fatti ogni giorno per almeno un mese;
4) Se sentite dolori o crampi improvvisi, interrompete subito l’allenamento;
5) Se il giorno dopo il primo allenamento, sentite un lieve indolenzimento della zona, state sereni: è assolutamente normale, però se il dolore persiste parlatene col vostro medico di fiducia;
6) Gli esercizi di Kegel – una volta appreso il meccanismo – sono semplicissimi e possono essere messi in pratica a tutte le età. Inoltre possono essere fatti ovunque (anche quando siete a lavoro con altri colleghi nella stessa stanza, o quando siete seduti sul divano o guidate la macchina) e possono essere eseguiti in pochissimo tempo.
Consigli
Per potenziare il pavimento pelvico, vi consigliamo la danza del ventre, lo yoga, i balli caraibici, lo hula delle polinesiane, le danze tribali africane e quelle sudamericane: tutte queste attività – in particolare la danza del ventre – spingono il corpo a compiere una serie di movimenti ritmici, rapidi e controllati che stimolano i gruppi muscolari del bacino, potenziandoli.
Prodotti per gli esercizi di Kegel
Un ottimo prodotto per eseguire gli esercizi di Kegel, consigliato dal nostro Staff di esperti, è questo: https://amzn.to/3tnFwq9
Leggi anche:
- Anestesia epidurale e parto: vantaggi, procedura e rischi
- Migliora le tue prestazioni sessuali con zafferano, ginseng e banane
- Pubalgia in gravidanza: cause e rimedi del dolore all’osso pubico
- Pubalgia acuta e cronica: sintomi, esercizi e rimedi
- Differenza tra pube ed osso iliaco: anatomia e funzioni
- Differenza tra pube e inguine
- Masturbarsi in gravidanza fa male al bambino?
- Fare sesso in gravidanza fa male bambino?
- Rapporti sessuali in gravidanza: la guida trimestre dopo trimestre
- Gravidanza: cosa percepisce il bambino durante un rapporto sessuale?
- Gravidanza: è vero che il desiderio sessuale aumenta?
- Quali sono le posizioni sessuali consigliate in gravidanza?
- Capire se sono incinta: i primi sintomi di gravidanza
- Come e quando fare il test di gravidanza
- Parto cesareo: dopo quanto si possono avere rapporti sessuali?
- Dopo il parto: come recuperare l’intimità di coppia?
- Perché riprendere l’attività sessuale dopo il parto è così difficile?
- Parto naturale: dopo quanto si possono avere rapporti sessuali?
- Come fare gli esercizi di Kegel: la ginnastica pelvica per migliorare il piacere sessuale femminile e aiutare il parto
- A che serve la vitamina B12? L’importanza in gravidanza e allattamento
- Aumentare il ferro in modo naturale, specie in gravidanza
- Perdite bianche, gialle marroni in gravidanza: quando preoccuparsi e cosa fare?
- Acido folico (vitamina B9): a cosa serve, in quali alimenti trovarlo e perché è importante prima e durante la gravidanza
- Diabete gestazionale: cos’è e quali sono i rischi per il feto e la madre
- Differenza dei capezzoli e del seno in gravidanza
- In quale giorno e settimana del ciclo è più probabile rimanere incinta?
- Restare incinta vergine senza penetrazione è possibile?
- Il liquido pre-eiaculatorio può indurre gravidanza e trasmettere l’HIV?
- Ho dimenticato di prendere la pillola contraccettiva, cosa faccio? Rischio di rimanere incinta?
- Cerco la gravidanza: quanto tempo è necessario per rimanere incinta?
- Se un profilattico sporco di sperma penetra in vagina si rimane incinta?
- Se pene o dita sporche di sperma penetrano in vagina si rimane incinta?
- Si può rimanere incinta durante il ciclo?
- E’ possibile rimanere incinta a fine ciclo e subito dopo le mestruazioni?
- E’ possibile rimanere incinta poco prima delle mestruazioni?
- E’ possibile rimanere incinta con la pillola anche senza dimenticarla?
- Se sei incinta e prendi la pillola, viene il ciclo?
- Che possibilità ho di rimanere incinta?
- Fino a che età un uomo può avere figli?
- Perché l’uomo può avere figli per tutta la vita e la donna no?
- E’ possibile essere vergini anche dopo essere state penetrate?
- E’ possibile non essere più vergini anche senza essere state penetrate?
- Perdite bianche, gialle marroni in gravidanza: quando preoccuparsi e cosa fare?
- Differenza tra infertilità e sterilità
- Differenza tra sterilità primaria e secondaria
- Non riesco a rimanere incinta: colpa dell’utero
- Non riesco a rimanere incinta: e se la colpa fosse dell’uomo?
- Differenza tra infertilità e impotenza
- Non riesco a rimanere incinta: colpa di una infezione ginecologica
- Non riesco a rimanere incinta: colpa delle ovaie che non funzionano bene
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!
Il modo per rivoluzionare tutto il Sistema
Con gli occhi lucidi un giorno racconterai a tuo figlio che questa povera disastrata Italia è allo sfascio e quando lui ti chiederà qual è il modo per rivoluzionare tutto il Sistema, tu mettigli un libro in mano e digli questa semplice parola: STUDIA!
“Studia, studia, studia, anche quando gli altri penseranno a divertirsi, anche quando gli altri ti prenderanno in giro, anche quando gli altri ti diranno che sei un perdente. Studia, studia, studia, se vuoi affrontare la vita a testa alta e senza paura, se vuoi migliorare il tuo Paese, se vuoi rendere meravigliosa la tua esistenza. Studia, studia, studia, senza risparmiarti mai, senza rimandare a domani, senza pensare che sia tutto una perdita di tempo; perché il mondo è crudele e non vede l’ora di trovare del morbido dove affondare il colpo, e quel morbido è chiamato ignoranza. Fatti trovare pronto, renditi inattaccabile: studia, studia, studia”
Leggi anche:
- In Svezia lavori 6 ore ma te ne pagano 8 e sei anche più produttivo
- Scopri oggi i lavori più pagati del futuro
- Combatti lo stress e ritrova il benessere psicofisico con il decalogo del buonumore
- Sei disoccupato? Rischi la “Sindrome da lavoro precario”. Ti spiego i trucchi per difenderti
- I dieci lavori che portano più facilmente al divorzio
- La disoccupazione modifica il tuo carattere, ecco come
- Meno lavori e più sei impotente
- Perché mi capita di piangere senza motivo? Come affrontare il problema?
- Come fare un curriculum vitae: il modello da compilare
- Liberarsi dalla dipendenza affettiva e dalla paura dell’abbandono
- Dipendenza affettiva: riconoscerla, affrontarla e superarla
- I difetti femminili che gli uomini odiano e che le donne sottovalutano spesso
- Perché la donna tradisce l’uomo? Nove donne raccontano senza censure il loro tradimento
- Un semplice test per misurare i tuoi livelli di autostima e migliorarli
- Aumenta la tua autostima ed impara ad amarti
- Il peggior nemico siamo noi stessi: i segnali che ci stiamo autosabotando
- Scopri come affronti la vita e le sue difficoltà, con il “Test del bosco”
- Impara a camminare da solo e non cadrai mai
- Le 5 cose che indicano che stai con qualcuno che ti farà sicuramente soffrire
- I 10 uomini da evitare accuratamente in una relazione
- Depressione maggiore e minore, suicidio, diagnosi e cura: fai il test e scopri se sei a rischio
- Disturbo post-traumatico da stress: rivivere ogni giorno una esperienza drammatica
- Disturbo da attacchi di panico: sensazione di morte imminente e angoscia
- Perché l’uomo tradisce la donna? Dieci uomini raccontano senza censure il loro tradimento
- Sei vittima di un narcisista? Forse sei una donna dipendente
- L’uomo moderno non più macho: la dipendenza dalle donne
- Il narcisismo patologico al femminile: quando la donna manipola l’uomo
- 7 uomini sbagliati: come capire quali sono e lasciarli in tempo
- Anaffettività: non farla diventare una scusa per perdonargli tutto
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!
Una persona piena di difetti
Stare insieme non significa trovare una persona perfetta; significa trovare una persona piena di difetti… che si combinano perfettamente coi tuoi e che non puoi smettere di amare.
“amo le tue imperfezioni, perché sono TUE e solo tue, perché sono loro a renderti UNICA al mondo”
Leggi anche:
- Motorini beige, sellini beige, cervelli beige
- Amo la pioggia, le nuvole ed il vento…
- Insegnare bene significa…
- Resistere
- “Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu possa dirlo” NON è una frase di Voltaire
- La natura è il posto più bello dove passare l’eternità
- Il segreto per vivere bene? Guardare sempre le cose da una diversa prospettiva
- Non è importante dove, ma con chi
- E se non fosse la torre di Pisa ad essere storta…
- Palloni ovali e caviglie slogate
- Un giorno di pioggia per stare vicino a chi amate
- Essere diversi è una qualità!
- Come un filo d’erba nell’asfalto ed il cemento
- La prossima volta che ti cercano
- Torna indietro solo per prendere la rincorsa
- Ogni istante della nostra vita è una occasione per rivoluzionare tutto, completamente
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!